Making Fashion last!
Una conferenza e un workshop sulla durabilità della moda

Distributed Design - EU Project Horizon 2020
2023
Economia Circolare, Educazione e partecipazione civica
OpenDot
All’interno del progetto europeo Distributed Design, OpenDot organizza una due giorni di talk e attività hands-on per affrontare il tema della durabilità dei vestiti, sia su un piano fisico che emotivo. Il progetto prova a rispondere alla domanda “come possiamo estendere il ciclo di vita dei vestiti, adottando un approccio sostenibile by design nella pratica progettuale?”
Attraverso il co-design e l’apprendimento interdisciplinare tra designer, maker, sarti, modellisti e esperti di sostenibilità, l’ambizione di “Making Fashion Last” è quella di suggerire un approccio che sia in grado di includere il concetto di durabilità e riparabilità in tutte le fasi della progettazione. Per farlo, tecnologie e metodologie proprie dei Fab Lab aprono sperimentazioni innovative che hanno come obiettivo da una parte la riparazione, dall’altra di creare una nuova grammatica visiva che è in grado di sensibilizzare contro la cultura dell’usa e getta.
Il tema è stato affrontato da diversi punti di vista grazie a ospiti d’eccezione che spaziano dal mondo della filosofia, della formazione, dell’attivismo, passando per esperienze dirette di brand e policy.
La conferenza, gratuita e aperta a tutti, è moderata da Alessandro Masserdotti, CTO e Responsabile della ricerca e sviluppo di OpenDot e Dotdotdot.
Hanno discusso con noi da BASE Milano:
- Emanuele Coccia, filosofo / sulla relazione tra moda e identità
- Cosimo Dorato, Creative Manager di Oakley / su come nascono e si diffondo i trend
- Mirko Gradi, Product Sustainability & Circularity Manager in Golden Goose / sulle sfide che i grandi marchi incontrano oggi nel proporre prodotti e servizi sostenibili
- Paolo Naldini, direttore di B.E.S.T Cittadellarte Biella / sulla necessità di una educ-azione olistica di tutti gli attori della moda
- Liat Rogel, PM del progetto Centrinno per il Comune di Milano / sulle policy e gli spazi di manifattura urbana
- Max Gilgenmann, co-chairperson di Fashion Revolution Germany / sulla necessità di fare controinformazione positiva e creativa
Guarda la registrazione della conferenza sul nostro canale youtube
Il workshop, organizzato in collaborazione con Linda Zamboni - docente di Sostenibilità presso l’Istituto Marangoni di Firenze e destinato a sarti, maker e designer, è organizzato in due momenti: una formazione verticale sulle possibilità della fabbricazione digitale (design parametrico, hacking di macchine, algorithmic design per la riparazione) e una attività di co-progettazione hands-on che ha visti coinvolti 20 persone.
I partecipanti, divisi in 4 gruppi, hanno analizzato abiti recuperati da VestiSolidale, la cooperativa che si occupa di raccogliere e ridistribuire vestiti nel Comune di Milano, e progettato strategie che ne estendessero il ciclo di vita, rinnovando il valore.
I team di lavoro hanno provato a rispondere a 4 sfide che fanno riferimento a 4 motivazioni di scarto: estetica (abiti macchiati o sformati), funzione (abiti scuciti, bucati), uso (abiti demodè o stravaganti), cambiamenti di vita (legati ad abitudini o cambio taglie).
